venerdì 5 settembre 2008

Sfiducia al Sindaco. Presentata una mozione di sfiducia in Consiglio comuale

Sfiducia al Sindaco. Presentata una mozione di sfiducia in Consiglio comuale

Non sono passati nemmeno 5 giorni dalla chiusura dei festeggiamenti in onore di s. Maria del Pozzo, che il clima politico da festivo passa subito ad agguerrito e acceso.
Infatti nella giornata di ieri 4 settembre con un documento di poche righe, che sintetizza “il misero lavoro effettuato nei primi anni dalla Giunta De Natale“, accompagnato da una mancata “programmazione ma anche progettazione di interventi utili alla cittadinanza“, i consiglieri tutti di minoranza, con l’innesto anche del consigliere di maggioranza Paolo Ferrara (ex. Assessore nei primi due anni di Amministrazione De Natale), hanno presentato una mozione di sfiducia nei confronti del Sindaco Giuseppe De Natale (lo stesso aveva da poco rimpiazzato il dimissionario Vice Sindaco Vincenzo Lopriore, con l’Arch. Alessandra Mongelli che gli subentra anche come Assessore all’edilizia privata, assetto del territorio ed urbanistica).
Si pubblica di seguito il testo integrale della mozione di sfiducia protocollata e che è stata indirizzata al Prefetto di Bari, al Presidente del Consiglio comunale, al Sindaco ed al Segretario Comunale:
Oggetto: Presentazione della mozione di sfiducia nei confronti del Sindaco Sig. Giuseppe De Natale, sua approvazione o reiezione.
I sottoscritti consiglieri comunali, visto il risultato negativo del lavoro svolto da parte del Sindaco Sig. De Natale Giuseppe, rispetto alle linee programmatiche dell’azione di governo lette ed approvate dalla maggioranza e non ancora attuate, vista la mancata professionalità dell’attività politico – istituzionale, relativa alla perdita di finanziamenti regionali e comunitari, al pessimo rapporto con i dipendenti comunali ed al mancato ruolo sovra comunale che stanno arrecando danni all’immagine di Capurso, chiedono con la seguente nota, una mozione di sfiducia nei confronti del Sindaco di Capurso – Sig. De Natale Giuseppe, ritenendo che, non possano scaricarsi su alcuni ex assessori e consiglieri di maggioranza tali responsabilità e che permangono tutte le problematiche non risolte, pur con la nomina di una nuova Giunta, perché sono da addebitarsi al ruolo disatteso e incoerente del Sindaco.
Pertanto e come previsto dall’art. 32 dello statuto comunale, si chiede la sua approvazione o reiezione in Consiglio da convocare entro 30 gg.
Sicuri di un immediato riscontro alla presente, distinti saluti.
I consiglieri comunali: Abbinante Rocco; Boezio Maria; Carella Gioacchino; Di Gioia Pasquale; Ferrara Paolo; Fumai Biagio; Nitti Franco; Selvaggio Enzo.
Fonte: Capurso on-line Redazione

venerdì 4 luglio 2008

Si alle intercettazioni, difendiamo l'efficacia dell'azione della magistratura.

Si alle intercettazioni, difendiamo l'efficacia dell'azione della magistratura.

Con un poco di pazienza la verità verrà a galla

Con un poco di pazienza la verità verrà a galla
1) Alle commissioni Bilancio di Camera e Senato il Ministro Tremonti ha detto testualmente che la scelta del Governo è stata di ”non aumentare le tasse se non su alcuni settori “. In altre parole il Governo ha ammesso di avere aumentato la pressione fiscale, contrariamente a quanto aveva detto in campagna elettorale. Certo lo ha fatto mascherando la sua azione sotto un’abile campagna propagandistica, parlando di Robin Hood e altro ancora, cioè motivando l’aumento di tassazione con interventi sociali, ma in realtà fino ad ora ha destinato alle aree di disagio sociale solo 200 milioni su ben 5.400 di nuove entrate fiscali previste. Del resto, propaganda a parte, il Governo Berlusconi ha stanziato fino ad ora solo 1/6 di quanto destinato dal Governo Prodi ai pensionati più poveri e in pagamento proprio in questi giorni sotto forma di 14°.
2) Viene riconosciuto che lavoratori e pensionati hanno i loro redditi sempre più erosi dal crescente aumento dei prezzi, ma nella manovra economica triennale del Governo appena presentata non c’è traccia di alcun intervento a loro favore. Basta ricordare che il Governo ha presentato un mese fa le sue scelte di politica economica con grande enfasi e come l’ambizioso anticipo di un piano triennale. Ora il Governo è costretto a rivedere le sue scelte, almeno a parole. L’assenza della previsione di interventi a favore di lavoratori e pensionati è un grave errore dal punto di vista dell’equità sociale ma anche un errore di politica economica. E’ infatti del tutto evidente che la caduta dei consumi interni italiani si può contrastare solo se pensionati e lavoratori aumenteranno a breve le loro possibilità di acquisto ed è altrettanto evidente che una riduzione del prelievo fiscale è l’intervento più immediato per ridare fiato al loro potere d’acquisto. Anche se da solo, evidentemente, questo intervento non basta. Fino a qualche settimana fa sembrava esserci un accordo generale sull’esigenza di ridurre le tasse ai lavoratori come primo passo per aumentare il loro potere d’acquisto. Oggi questo accordo sembra essersi dissolto e l’unica cosa che si capisce dal Governo è che si tratta di un impegno per il futuro e solo se ci saranno le risorse per fare quanto invece dovrebbe essere fatto immediatamente. Le parole di Tremonti sono : “se il PIL dovesse riprendere a correre (come ? non si sa) si potrà dare avvio alla restituzione di risorse”, peccato che le previsioni per il futuro sono cattive. Quindi se va bene se ne riparlerà nel 2009. E’ un grave errore di politica economica perché la ripresa non verrà da sola e già in passato Tremonti, sbagliando, aveva legato tutte le speranze alla ripresa economica internazionale e purtroppo sappiamo come è finita. Inoltre continua da parte del Governo un’evidente sottovalutazione della tensione sociale che si è accumulata a causa di un aumento dei prezzi così alto.
3) Quanto ai conti pubblici il Ministro dell’Economia continua a ignorare le risorse disponibili lasciate dal centro sinistra. Non solo a fine giugno il fabbisogno della finanza pubblica è stato comunque inferiore a quello dell’anno precedente e questo vuol dire che continuano ad esserci maggiori entrate e per di più qualcosa si è anche risparmiato, ma non va dimenticato che il 2,4% di deficit previsto originariamente per quest’anno era una via di mezzo arbitraria, quasi aritmetica, tra diverse previsioni. E’ infatti molto più probabile che il deficit a fine anno sia più vicino al 2% che al 2,5% indicato dall’attuale Governo anche in presenza del rallentamento economico. Tra l’altro sarebbe utile sapere come vengono ricontabilizzati dal Governo alcuni aspetti del bilancio come, ad esempio, gli effetti della sentenza IVA auto che sono stati molto sopravalutati in sede di previsione. In altre parole Tremonti sta tenendo stretti i cordoni della borsa più di quanto sia necessario. Perché ? Improvvisamente ha deciso di diventare il beniamino della BCE e dei rigoristi dei bilanci pubblici ? Non proprio. Tremonti sa benissimo che la Lega preme per il cosiddetto federalismo fiscale e del resto ha già inviato dei segnali pesanti al resto del Governo affinché nessuno si illuda sulle reali intenzioni della Lega: ad esempio ha già mandato 2 volte in minoranza il Governo in parlamento. In realtà Tremonti fa la formica, cioè accumula risorse perché sa che la sopravvivenza del Governo è legata al federalismo fiscale e che questo anche nella versione più moderata costa miliardi di euro. Il Sole 24 ore ha già più volte chiarito che nella versione lombarda il federalismo costa ben 164 miliardi di euro, ma anche nella versione più mite costa sempre tanto. Del resto se il Nord deve avere più risorse, il Sud non ci deve perdere e i costi non debbono aumentare bisogna ammettere che è una quadratura finanziaria difficilissima. Tremonti lo sa e risparmia per prevenire una possibile crisi di Governo e questo spiega perché nasconde le risorse. In realtà è un uomo prudente.
4) Tutto dipende da ciò che avviene nei mercati mondiali, questo è il ritornello da settimane. Per carità, i mercati mondiali sono in preda ad ondate speculative formidabili e che per di più sembrano inarrestabili. Non sono solo speculazioni, dice qualcuno. Era forse vero all’inizio, ma ormai il prezzo del greggio in dollari è raddoppiato in poco tempo e non risulta che la domanda sia aumentata di altrettanto, quindi la differenza è speculazione. Stupisce che l’unica voce europea in campo sia quella della BCE che come è noto ha l’ossessione dell’inflazione e ha appena deciso un aumento del costo del denaro, che tra l’altro è pur sempre un prezzo che aumenta e quindi, per l’eterogenesi dei fini, contribuisce all’aumento degli altri. L’assenza della politica economica del’Europa si vede di più nei momenti difficili e questo certamente lo è. Perché, ad esempio, l’Europa non prende un’iniziativa verso i paesi produttori di petrolio e delle materie prime per stabilire i prezzi in euro ? I pagamenti in euro darebbero maggiore stabilità perché la speculazione agisce sul pagamento in dollari ed è noto che ad ogni indebolimento della moneta il prezzo aumenta in modo più che proporzionale innescando una spirale speculativa. Perché mai accontentarsi che l’euro sia moneta di riserva e non un mezzo di pagamento ? Perché mai l’Europa dovrebbe continuare ad essere solo moneta e non anche politica economica ? In questo quadro Robin Hood sembra più chi si fa dare una tangente pur sapendo che anch’essa, prima o poi, verrà fatta pagare ai consumatori piuttosto che un vero statista.

sabato 21 giugno 2008

martedì 10 giugno 2008

Capurso al 3% della raccolta differenziata nel 2007

Capurso al 3% della raccolta differenziata nel 2007. Presentata una interrogazione in CC per incentivare nel 2008 la raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani con progetti mirati a premiare i cittadini virtuosi
Da admin
E’ stata presentata in data 3 giugno c.a. dal Consigliere Comunale Gioacchino Carella, una interrogazione a risposta orale nel prossimo consiglio comunale (fine mese?), circa la raccolta differenziata nel Comune di Capurso.
Il settore dei rifiuti, molto a cuore in tutta Italia per via dei risultati della vicina Campania soprattutto per i danni che sta causando il non aver intrapreso una seria politica in materia di rifiuti, è sentito molto anche nella nostra regione, conoscere i dati di Capurso al 3% nel 2007 (Cellamare paese vicino 19%), non è incoraggiante. Cosa fare per il futuro? Lo ha chiesto il consigliere nella interrogazione rivolta al Sindaco tramite il Presidente del Consiglio Comunale, che di seguito pubblichiamo:
Oggetto: Capurso al 3% della raccolta differenziata nel 2007, incentivare nel 2008 la raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani con progetti mirati a premiare i cittadini virtuosi.
Lo scrivente consigliere comunale Gioacchino Carella,
>> Visto l’avanzo di Bilancio Consuntivo 2007 e la relativa voce non impegnata per incentivare la raccolta differenziata a Capurso;
>> Visto il Bilancio di Previsione 2008 già approvato e la relativa voce di spesa per incentivare la raccolta differenziata;
>> Visti i dati mensili della raccolta differenziata relativi al 2007 del Comune di Capurso - ATO n.5, scaricabili dal sito della Regione Puglia
>> visto che i dati disponibili sul sito sono trasmessi telematicamente dai singoli comuni pugliesi con cadenza mensile e si riferiscono alla quantità di rifiuti raccolti in modo differenziato e a quella residuale.
Chiede
>> di sapere le motivazioni relative al dato medio del 3% della differenziata 2007 (Cellamare al 19%),
>> quali siano i progetti mirati ad incentivare la raccolta differenziata per l’anno 2008 e per premiare i cittadini virtuosi,
>> di sapere perché il Comune di Capurso non ha ancora segnalato telematicamente i dati relativi a tutto il 2008 della raccolta differenziata.
Sicuro di un Vostro riscontro al primo Consiglio Comunale utile, colgo l’occasione per augurarVi buon lavoro.
Fote: Capurso On - line Redazione

sabato 17 maggio 2008

IO CHIEDO SCUSA

Io chiedo scusa
Don Luigi Ciotti


Cara signora,

ho visto questa mattina, sulle prime pagine di molti quotidiani, una foto che La ritrae. Accovacciata su un furgoncino aperto, scassato, uno scialle attorno alla testa. Dietro di Lei si intravedono due bambine, una più grande, con gli occhi sbarrati, spaventati, e l´altra, piccola, che ha invece gli occhi chiusi: immagino le sue due figlie. Accanto a Lei la figura di un uomo, di spalle: suo marito, presumo. Nel suo volto, signora, si legge un´espressione di imbarazzo misto a rassegnazione. Vi stanno portando via da Ponticelli, zona orientale di Napoli, dove il campo in cui abitavate è stato incendiato. Sul retro di quel furgoncino male in arnese - reti da materasso a fare da sponda - una scritta: "ferrovecchi".

Le scrivo, cara signora, per chiederLe scusa. Conosco il suo popolo, le sue storie. Proprio di recente, nei dintorni di Torino, ho incontrato una vostra comunità: quanta sofferenza, ma anche quanta umanità e dignità in quei volti.

Nel nostro Paese si parla tanto, da anni ormai, di sicurezza. È un´esigenza sacrosanta, la sicurezza. Il bisogno di sicurezza ce lo abbiamo tutti, è trasversale, appartiene a ogni essere umano, a ogni comunità, a ogni popolo. È il bisogno di sentirci rispettati, protetti, amati. Il bisogno di vivere in pace, di incontrare disponibilità e collaborazione nel nostro prossimo. Per tutelare questo bisogno ogni comunità, anche la vostra, ha deciso di dotarsi di una serie di regole. Ha stabilito dei patti di convivenza, deciso quello che era lecito fare e quello che non era lecito, perché danneggiava questo bene comune nel quale ognuno poteva riconoscersi. Chi trasgrediva la regola veniva punito, a volte con la perdita della libertà. Ma anche quella punizione, la peggiore per un uomo - essendo la libertà il bene più prezioso, e voi da popolo nomade lo sapete bene - doveva servire per reintegrare nella comunità, per riaccogliere. Il segno della civiltà è anche quello di una giustizia che punisce il trasgressore non per vendicarsi ma per accompagnarlo, attraverso la pena, a un cambiamento, a una crescita, a una presa di coscienza.

Da molto tempo questa concezione della sicurezza sta franando. Sta franando di fronte alle paure della gente. Paure provocate dall´insicurezza economica - che riguarda un numero sempre maggiore di persone - e dalla presenza nelle nostre città di volti e storie che l´insicurezza economica la vivono già tragicamente come povertà e sradicamento, e che hanno dovuto lasciare i loro paesi proprio nella speranza di una vita migliore.

Cercherò, cara signora, di spiegarmi con un´immagine. È come se ci sentissimo tutti su una nave in balia delle onde, e sapendo che il numero delle scialuppe è limitato, il rischio di affondare ci fa percepire il nostro prossimo come un concorrente, uno che potrebbe salvarsi al nostro posto. La reazione è allora di scacciare dalla nave quelli considerati "di troppo", e pazienza se sono quasi sempre i più vulnerabili. La logica del capro espiatorio - alimentata anche da un uso irresponsabile di parole e immagini, da un´informazione a volte pronta a fomentare odi e paure - funziona così. Ci si accanisce su chi sta sotto di noi, su chi è più indifeso, senza capire che questa è una logica suicida che potrebbe trasformare noi stessi un giorno in vittime.

Vivo con grande preoccupazione questo stato di cose. La storia ci ha insegnato che dalla legittima persecuzione del reato si può facilmente passare, se viene meno la giustizia e la razionalità, alla criminalizzazione del popolo, della condizione esistenziale, dell´idea: ebrei, omosessuali, nomadi, dissidenti politici l´hanno provato sulla loro pelle.

Lo ripeto, non si tratta di "giustificare" il crimine, ma di avere il coraggio di riconoscere che chi vive ai margini, senza opportunità, è più incline a commettere reati rispetto a chi invece è integrato. E di non dimenticare quelle forme molto diffuse d´illegalità che non suscitano uguale allarme sociale perché "depenalizzate" nelle coscienze di chi le pratica, frutto di un individualismo insofferente ormai a regole e limiti di sorta. Infine di fare attenzione a tutti gli interessi in gioco: la lotta al crimine, quando scivola nella demagogia e nella semplificazione, in certi territori può trovare sostenitori perfino in esponenti della criminalità organizzata, che distolgono così l´attenzione delle forze dell´ordine e continuano più indisturbati nei loro affari.

Vorrei però anche darLe un segno di speranza. Mi creda, sono tante le persone che ogni giorno, nel "sociale", nella politica, nella amministrazione delle città, si sporcano le mani. Tanti i gruppi e le associazioni che con fatica e determinazione cercano di dimostrare che un´altra sicurezza è possibile. Che dove si costruisce accoglienza, dove le persone si sentono riconosciute, per ciò stesso vogliono assumersi doveri e responsabilità, vogliono partecipare da cittadini alla vita comune.

La legalità, che è necessaria, deve fondarsi sulla prossimità e sulla giustizia sociale. Chiedere agli altri di rispettare una legge senza averli messi prima in condizione di diventare cittadini, è prendere in giro gli altri e noi stessi. E il ventilato proposito di istituire un "reato d´immigrazione clandestina" nasce proprio da questo mix di cinismo e ipocrisia: invece di limitare la clandestinità la aumenterà, aumentando di conseguenza sofferenza, tendenza a delinquere, paure.

Un´ultima cosa vorrei dirLe, cara signora. Mi auguro che questa foto che La ritrae insieme ai Suoi cari possa scuotere almeno un po´ le nostre coscienze. Servire a guardarci dentro e chiederci se davvero questa è la direzione in cui vogliamo andare. Stimolare quei sentimenti di attenzione, sollecitudine, immedesimazione, che molti italiani, mi creda - anche per essere stati figli e nipoti di migranti - continuano a nutrire.

La abbraccio, dovunque Lei sia in questo momento, con Suo marito e le Sue bambine. E mi permetto di dirLe che lo faccio anche a nome dei tanti che credono e s´impegnano per un mondo più giusto e più umano.

Presidente del «Gruppo Abele» e di «Libera - associazioni, nomi e numeri contro le mafie»

giovedì 24 aprile 2008

"Gramsci e il 25 aprile, due icone della democrazia italiana"




Domenica 27 aprile la Sinistra Democratica pugliese a Turi per commemorare Gramsci .





Domenica 27 aprile una delegazione del movimento della Sinistra Democratica pugliese si recherà a Turi, in occasione del 71° anniversario dalla morte di Antonio Gramsci. L’intellettuale sardo fu rinchiuso nel 1928 nel carcere di Turi dopo essere stato condannato dal regime fascista per la sue idee politiche. Vi rimase fino al dicembre 1933. La delegazione della Sinistra Democratica sarà guidata dal consigliere regionale SD Michele Ventricelli, e vedrà anche la partecipazione dell’on. Alba Sasso. L’orario della visita che si concluderà con la deposizione di una corona commemorativa nella cella che ospitò Gramsci è prevista per le ore 11,00.

“Ricordare una figura come quella di Antonio Gramsci , uno dei padri indiscussi della democrazia italiana, - ha commentato Ventricelli - ricordarlo soprattutto in questo momento storico nel quale c’è chi tenta di mettere in discussione persino date fondamentali come quella del 25 aprile e della liberazione italiana dal regime nazi-fascista, assume un significato e una importanza primaria. Abbiamo la necessità di ricordare e le nuove generazioni hanno il dovere di comprendere quali siano stati i percorsi, a volte drammatici, che hanno portato l’Italia ad essere un Paese democratico e libero”.



Distinti Saluti

Michele Ventricelli
Consigliere Regione Puglia
Presidente II Commissione Consiliare
Portavoce de La Sinistra l'Arcobaleno in consiglio regionale

www.ventricelli.com

giovedì 17 aprile 2008

Comunisti, unitevi! Appello agli orfani dell'Arcobaleno

Il colpo è stato duro. E la ferita brucia. A tre giorni dal risultato elettorale che ha decretato la cacciata dei comunisti dal Parlamento, c’è chi prova a rialzarsi. Al grido di «Comunisti di tutta Italia unitevi», cento personalità del mondo della cultura, dell’arte e del lavoro chiamano a raccolta gli orfani della Sinistra Arcobaleno.

Per farlo hanno aperto un sito, www.comunistiuniti.it, pubblicato un’inserzione pubblicitaria su alcuni quotidiani italiani e soprattutto hanno fatto un appello «ai militanti e ai dirigenti del Pdci e del Prc e a tutte le comuniste/i ovunque collocati in Italia». In sintesi dicono: «Il risultato della Sinistra Arcobaleno è disastroso e ha radici assai più profonde del mero richiamo al “voto utile”». Dunque, «ricominciamo da noi».

Chi ha sottoscritto l’appello non condivide «l’idea del soggetto unico della sinistra di cui alcuni chiedono ostinatamente una “accelerazione”, nonostante il fallimento politico-elettorale». Propongono invece «una prospettiva di unità e autonomia delle forze comuniste in Italia, in un processo di aggregazione che, a partire dalle forze maggiori (PRC e PdCI), vada oltre, coinvolgendo altre soggettività politiche e sociali». Non si escludono unioni d’intenti future, «ma – chiariscono – tale sforzo unitario a sinistra avrà tanto più successo, quanto più incisivo sarà il processo di ricostruzione di un partito comunista forte e unitario, all’altezza dei tempi».

Secondo i promotori del progetto Comunisti Uniti, dunque, quello che si deve avviare è «un processo aperto e innovativo, volto alla costruzione di una “casa comune dei comunisti”. Un processo – proseguono – che fin dall’inizio si caratterizzi per la capacità di promuovere una riflessione problematica, anche autocritica». E non si tirano indietro nell’indicare quali sono i nodi da sciogliere: «le ragioni per le quali un’esperienza ricca e promettente come quella originaria della “rifondazione comunista” non sia stata capace di costruire quel partito comunista di cui il movimento operaio e la sinistra avevano ed hanno bisogno»; il perché «quel processo è stato contrassegnato da tante divisioni, separazioni, defezioni che hanno deluso e allontanato dalla militanza decine di migliaia di compagne/i»; i motivi «che hanno reso fragile e inadeguato il radicamento sociale e di classe dei partiti che provengono da quella esperienza»; e infine «gli errori che ci hanno portati in un governo che ha deluso le aspettative del popolo di sinistra: il che è pure all’origine della ripresa delle destre».

L’idea ha già preso piede. Tra i primi a sostenerla ci sono l'operaio della Thyssen e esponente del Pdci Ciro Argentino, l'astrofisica Margherita Hack, il filosofo Gianni Vattimo, il filologo Luciano Canfora, il conduttore radiofonico Marco Baldini, il vignettista Vauro, l'attore Bebo Storti, e molti altri. Il sito www.comunistiuniti.it - rilevano i promotori – ha ricevuto in poche ore seimila contatti. Ora si tratta di fare uno sforzo in più. Innanzitutto quello di aderire all’appello. E poi quello di contribuire al progetto, magari con una sottoscrizione o organizzando incontri e momenti di discussione aperta «in ogni città, territorio, luogo di lavoro e di studio, ovunque vi siano un uomo, una donna, un ragazzo e una ragazza che non considerano il capitalismo l’orizzonte ultimo della civiltà umana». Insomma, chi c’è, batta un colpo.

giovedì 7 febbraio 2008

Nasce la Sinistra Arcobaleno anche a Capurso.Foto"Studio 96"


Politica capursese. Al via con i nuovi partiti
Da admin
Entra nel vivo anche a Capurso la politica, con la nascita dei nuovi partiti. Infatti prima il PD e dopo la Sinistra Arcobaleno, hanno organizzato un convegno per discutere dei temi all’ordine del giorno, come lo scenario nazionale, regionale ma anche locale.
Il 25 Gennaio, presso la sala Consiliare del Comune di Capurso, alla presenza del Segretario Provinciale del PD, Claudio Ginefra e del Sindaco di Capurso, Giuseppe De Natale, davanti ad un assemblea attenta, sono stati consegnati gli attestati ai partecipanti delle primarie locali.
Il 1 Febbraio invece, sempre presso la Sala Consiliare del Comune di Capurso, alla presenza di un nutrito pubblico ma non da meno, alla presenza di esponenti regionali, parlamentari e locali, la nascita della federazione di Sinistra, la Sinistra Arcobaleno, durante un convegno dal tema “Ambiente, Cultura e Politica, quai prospettive per la nostra Capurso”.
All’incontro infatti, hanno partecipato oltre ai responsabili delle Segreterie provinciali, i Consilieri Regionali Michele Ventricelli (Sinistra Democratica) e Carlo De Santis (Comunisti Italiani), l’Onorevole Alba Sasso (Sinistra Democratica), Vice Presidente Commissione Cultura e Pubblica Istruzione della Camera dei Deputati ed infine l’Assessore Regionale alla Pubblica Istruzione, Domenico Lomelo. Gli interventi locali sono stati affidati a Gioacchino Carella, Consigliere Comunale (SD), Alfonso Boezio, Presidente Ass. Maschere e Tamburi, Gianfranco Ferrara per Agenda 21 e Daniele Di Fronzo della Redazione di Capurso On-line.
Un incontro seguito attentamente dai cittadini intervenuti, dove si è discusso delle problematiche attuali provocate dalla crisi di governo ma ovviamente anche di problematiche regionali e della città di Capurso, come ad esempio la raccolta differenziata, i giovani e la carenza di strutture attrezzate per lo svolgimento di attività sportive, teatrali ed altro.
Unica nota stonata del convegno, la richiesta da parte del primo cittadino capursese, che giustamente lamentava il ritardo degli organizzatori del convegno, per la chiusura della sala consiliare, (ore 20.00 chiusura del Comune di Capurso), ma alla cittadinanza presente ma soprattutto alle autorità politiche intervenute, dove si doveva ringraziare per la loro presenza nella nostra cittadina, la cosa ha indispettito molto.
Il primo cittadino, aiutato dalla presenza di un Vigile Urbano di servizio, ha interrotto una pubblica assemblea, andata avanti democraticamente e quasi al termine (ultimo intervento in scaletta, quello dell’Onorevole Sasso, finito in 5 minuti). Una situazione questa che ha imbarazzato tutti i cittadini presenti, ma anche gli organizzatori per il modo in cui sono stati trattati gli ospiti (ovviamente irritati), della nostra Capurso.
Fonte: Capurso On line - Daniele Di Fronzo

martedì 22 gennaio 2008

Nasce la Federazione Di Sinistra a Capurso

Incontro dibattito : AMBIENTE , CULTURA E POLITICA
quali prospettive per la nostra Città
nasce la FEDERAZIONE DI SINISTRA a Capurso
Venerdì 01 febbraio 2008, ore 17.30
Sala Consiliare - Palazzo di Città
Largo S. Francesco- Capurso
Introduce e modera – Vincenzo De Michele
Coordinatore Sinistra Democratica di Capurso
Interverranno:
Annalisa Pannarale - Segretaria provinciale Partito della Rifondazione Comunista.
Michele Venticelli - Consigliere Regionale Sinistra Democratica
Carlo De Santis - Consigliere Regionale Comunisti Italiani
Domenico Lo melo - Assessore alla “Pubblica Istruzione” della Regione Puglia
Gioacchino Carella - Capogruppo lista “Progetto per la Città” Comune di Capurso
Gianfranco Ferrara - membro di Agenda 21 di Capurso
Alfonso Boezio - Presidente Associazione culturale “Maschere e Tamburi”
Daniele Di Fronzo - Redazione “Capurso on-line Il Portale di Capurso”
conclude:
On. Alba Sasso
Vice Presidente della Commissione Cultura e Pubblica Istruzione
Interverranno al dibattito, rappresentanti delle associazioni culturali, ambientali e di
volontariato di Capurso
La cittadinanza è invitata a partecipare e a portare il proprio contributo per costruire
insieme una nuova sinistra nel nostro Paese.
dì 01 febbraio 2008, ore 17.30
Sala Consiliare - Palazzo di Città
Largo S. Francesco- Capurso